giovedì 5 marzo 2015

decorazioni e gioielli con la pasta di mais

Buongiorno ad un nuovo giorno...
dopo il post recente  un po'triste si torna ad affrontare la vita.
Il modo migliore per affrontare le difficoltà per una creativa è quello di non fermare la propria fantasia e sperimentare nuove tecniche. 
Per la prima volta ho impastato la pasta di mais ed ho creato questi fiorellini da abbinare al servizio da toeletta che ho comprato da Maristella  (raccontato in un recente post).

Ad un mercatino ho trovato questa sveglia un po'datata ed era brutto lasciarla così...

eccola trasformata...

ed un portagioie impreziosito 

Si armonizzano???

Orecchini con base all'uncinetto e ciondoli  da terminare.

questo modello mi piace tantissimo. 



Mentre lavoravo mi commissionano una parure per un evento importante e così  per giocare realizzo queste roselline nere. Intreccio  il tutto con filo argentato,perle e mezzi cristalli seguendo il mio istinto.

Ecco realizzati la collana,il bracciale gli spilloni e gli orecchini semplicissimi.





 Indossati sono stati un successo.


Spero di migliorarmi sempre più con questa tecnica. 

Vi saluto con affetto e grazie per le vostre visite.

mercoledì 18 febbraio 2015

cuore di mamma...Rosetta

   
Il 26 maggio 2014 vi ho mostrato la casa di Rosetta che potete ammirare andando  nell'archivio del mio blog.
Questa volta sono da Rosetta  per un motivo diverso e ciò  che voglio trasmettere sono le nostre emozioni  attraverso alcune poesie mentre  osservate le immagini. ..
Io ho ricevuto  una triste notizia e lei è pensierosa per altrettanti motivi seri...






Un giorno all’improvviso

mentre ti starai pettinando, in silenzio
o mentre ti infilerai una calza

ti verrà in mente un mio gesto

e ti ritroverai a sorridere pensandomi.




Un giorno, all’improvviso
pedalando veloce sotto le prime gocce
di una calda pioggia di settembre
sentirai un odore arrivarti al naso
e risvegliare un ricordo di mestoli e tegami
e mi vedrai davanti al fuoco, per un attimo.


Un giorno, all’improvviso
farai qualcosa che facevo anch’io
proprio allo stesso modo in cui la facevo io
e te ne meraviglierai moltissimo
perché non avresti mai pensato
di potermi somigliare così tanto.

Un giorno, all’improvviso
ti guarderai il dorso delle mani
e con il pollice e l’indice
ti pizzicherai la pelle , sollevandola
e conterai il tempo che impiega a stendersi
pensando a quando lo facevi alle mie mani







Un giorno, all’improvviso
ti ritroverai stanca, ad abbracciare un figlio
mi chiederai scusa per le volte che ho pianto
sapendo già che ti son state tutte perdonate.










E ti mancherò da fare male
Ma sarò con te in ogni gesto
o nel muoversi delle foglie
nel frusciare di un gatto nel giardino
o nelle orme di un pettirosso sulla neve
come solo l’eterna presenza di una madre lo può.





quella che segue è  una poesia di GIBRAN veritiera e dura da accettare questa realtà, ma è  così. .
FIGLI
E una donna che reggeva un bimbo al seno disse, Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso voi ma non da voi,
e sebbene siano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro il vostro amore ma non i vostri pensieri.
Poiché hanno pensieri loro propri.
Potete dare rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime,
giacchè le loro anime albergano nella casa di domani,
che voi non potete visitare neppure in sogno.
Potete tentare d’esser come loro, ma non di renderli
come voi siete.
Giacchè la vita non indietreggia nè s’attarda sul passato.
VOI SIETE GLI ARCHI DAI QUALI I VOSTRI FIGLI ,
VIVENTI FRECCE,
SONO SCOCCATI INNANZI.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,
e vi tende con la sua potenza affinchè le sue frecce possano
andare veloci e lontano.
Sia gioioso il vostro tendervi nella mano dell’Arciere;
poiché se ama il dardo sfrecciante,
così ama l’arco che saldo rimane.

Dedicata a te cara Rosetta! !